Cosa è il compostaggio, a che serve, come si fa e perché è utile differenziare l’umido, quali sono le differenze tra compostaggio industriale e domestico. A queste ed altre domande risponde l’esperto.
Umido, biodegradabilità e compost sono parole (spesso corrispondenti anche ad azioni) sempre più diffuse. Ma perché se ne parla? E quali sono i vantaggi economici ed ambientali del compostaggio? Per avere delle risposte si riporta l'intervista al Dott. Roberto Cavallo, esperto della gestione integrata dei rifiuti urbani, membro del Consiglio di Amministrazione di ACR+ (Association Cities and Regions for Recycling and sustainable management of Resources) di Letizia Palmisano.
Il compostaggio può essere realizzato nel proprio giardino di casa o in impianti dedicate. Quante forme ne esistono?
Il compostaggio è un processo di trasformazione degli scarti organici biodegradabili in terriccio. Raccogliendo l’umido si può dare il via al compostaggio industriale, che può essereaerobico (in presenza di aria) o anaerobico (senza ossigeno e capace di produrre energia attraverso il biogas).
Per fare un buon compost è fondamentale una buona raccolta differenziata, ad iniziare dai raccoglitori. È importante usare secchielli forati aerati che lascino respirare il prodotto evitando condense e sacchetti biodegradabili-compostabili come quelli in carta o in mater-Bi (quest’ultimi riconoscibili dall’apposita certificazione di conformità alla norma EN 13432, ndr), oltre ad evitare di mettere con gli avanzi di cucina o del giardino materiali non compostabili.
Il compostaggio si può realizzare anche in casa, o meglio in giardino, sia in forma individuale che collettiva con più famiglie assieme, e anche in tal caso si trasformano i propri scarti biodegradabili in terriccio, utilizzabile come fertilizzante. In tal caso si parla dicompostaggio domestico. Saranno necessarie delle piccole attenzioni legate ai tempi più o meno lunghi (ad esempio per i pezzi di legno) e al fine di evitare cattivi odori che potrebbero derivare da scarti alimentari come il pesce.
Ma quali sono i vantaggi derivanti dal compostaggio?
La raccolta differenziata dei biorifiuti, il successivo trattamento e recupero tramite compostaggio è fondamentale per più di una ragione. Innanzitutto il materiale biodegradabile se portato in discarica produce percolati e biogas. Questo, se non recuperato, si disperde in atmosfera e concorre ad alimentare l’effetto serra. C’è, poi, una ulteriore ragione economica:il costo del trattamento di questo materiale mediamente varia da 60 a 90 €/t, mentre lo smaltimento in discarica o inceneritore può arrivare anche a costare il doppio. Consideriamo anche che molti dei nostri suoli sono ormai classificati dall’Unione Europea come a rischio desertificazione per la mancanza di sostanza organica: produrre compost da destinare all’agricoltura porta dunque anche benefici agronomici ponendosi come una delle azioni più efficaci per contenere i cambiamenti climatici.
Appare evidente che avviare a compostaggio i biorifiuti anziché sotterrarli in discarica o bruciarli convenga a tutti.
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